Nuove retribuzioni e mensilizzazione degli operai per l’industria della Carta

 



  Dal corrente mese di gennaio 2022 scattano i nuovi aumenti retributivi e la mensilizzazione operai del settore Carta Industria.


Assografici, d’intesa con Assocarta, segnala che, con decorrenza 1° gennaio 2022, tenuto conto degli importanti elementi di modernizzazione contrattuale introdotti dal Contratto, è stata introdotta una specifica voce retributiva denominata “Elemento di Modernizzazione Contrattuale” che ha, parimenti, decorrenza dal 1° gennaio 2021.
Questi, pertanto, i nuovi minimi retributivi in vigore dal 1/1/2022






























































































Cat.

Par.

TEM 2022 1° gen

EMC 2022 1° gen

incr tot 2022 1° gen

Minimi dall’1/1/2022

Quadro 250 39.22 9.30 49.02 2.596.96
A Super 249 39,06 976 43.82 2.538.74
A 212 33,25 8.31 41.57 2 279,31
B/1 188 29.49 7.37 36.86 2.077.46
B/2 Super 182 28,55 7.14 35.69 2.026.47
B/2 174 27,29 6.82 34.12 1.900,85
C/1 Super 161 25.25 6.31 31.57 1.850.70
C/1 153 24,00 6.00 30.00 1.785.11
C/2 139 21.80 5.45 27.25 1.667,95
C/3 129 20,24 5,06 25.29 1 584.57
D/1 121 18.98 4.75 23.73 1 517.34
D/2 111 17,41 4 35 21 ,76 1.434.11
E 100 15.69 3.92 19.61 1 342.22


Si ricorda, inoltre, che, come disposto dall’ipotesi di accordo del 28/7/2021, avrà luogo la mensilizzazione dei trattamenti degli operai, al fine di uniformare i trattamenti economici e normativi di impiegati ed operai e di semplificare l’aspetto amministrativo, senza oneri o vantaggi per alcuna delle parti. La mensilizzazione della retribuzione valida per tutti i lavoratori in azienda entrerà in vigore dal 1°gennaio 2022.
La retribuzione mensile comporta, in estrema sintesi, che il dipendente mensilizzato percepisce ogni mese la stessa paga, a prescindere dalle giornate del mese stesso, mentre il dipendente con retribuzione oraria in alcuni mesi percepisce una retribuzione leggermente maggiore, in altri leggermente minore (le variazioni si compensano, portando al medesimo risultato).
In particolare, la mensilizzazione della retribuzione è di fatto una semplificazione del calcolo della retribuzione che viene erogata in misura fissa mensile utilizzando il divisore orario contrattuale (173) anziché sulla base delle ore effettivamente lavorate ogni singolo mese. Tale modalità di calcolo non comporta differenze retributive rispetto alla paga oraria in quanto non è altro che una media annuale delle ore lavorabili di ogni singolo mese dell’anno.
La mensilizzazione viene normalmente applicata per il calcolo delle seguenti casistiche standard:
– retribuzione per lavoro ordinario;
–  godimento ferie, ROL ed Ex Festività;
– festività infrasettimanali godute;
– permessi sindacali;
– malattie entro i tre giorni (carenza);
– altre assenze retribuite che non prevedano indennità e/o integrazioni da parte degli enti assistenziali.
Per effetto di quanto sopra il lavoratore, a prescindere dalla quantità di ore ordinarie lavorate e dalle ore di ferie e/o festività godute, percepirà sempre l’intera retribuzione lorda mensile pari a 173 ore.
Le variabili diverse da ferie, ROL, Ex Festività e festività godute, è prassi che continuino ad essere trattate sulla base della effettiva prestazione lavorativa, ad esempio:
– maggiorazioni per lavoro in turni (diurno o notturno);
– lavoro festivo;
– lavoro domenicale;
– lavoro straordinario.
Il lavoratore continuerà pertanto a percepire mese per mese la retribuzione per lavoro straordinario, le maggiorazioni per lavoro a turno e per il lavoro festivo e domenicale sulla base delle ore effettivamente prestate.
Le assenze che comportano pagamento della retribuzione verranno evidenziate nel prospetto retributivo (LUL) ai soli fini figurativi e/o ai soli fini di separata contabilizzazione dei singoli istituti.
In base al tipo di assenza verranno esposte le eventuali indennità a carico dell’istituto e le integrazioni a carico azienda (se dovute).
Qualora le esigenze derivanti dalle normative assistenziali/previdenziali richiedessero un assoggettamento di taluni istituti secondo sistemi di calcolo a giorni, la retribuzione giornaliera si ottiene dividendo per 26 i minimi tabellari della classificazione unica, gli aumenti periodici di anzianità, gli aumenti di merito nonché gli altri compensi erogati in misura fissa mensile e che per loro natura possono avere riflessi sulle componenti indirette della retribuzione.
In caso di risoluzione del rapporto di lavoro, ovvero in caso di assunzione nel corso del mese, al lavoratore verrà riconosciuta la retribuzione afferente alle ore effettivamente lavorate.


Infine, la mensillizzazione della retribuzione operai è determinante per il processo di armonizzazione della disciplina operai/impiegati condiviso dalle parti stipulanti, finalizzato al superamento delle differenti disposizioni normative riferite ad istituti analoghi. In sede di stesura.